Scritti

Più di 1500 scritti sulla Bestia

Dopo aver sparso così tanto sangue, la Bestia del Gévaudan ha sparso, e continuerà sicuramente a spargere, anche fiumi d’inchiostro. Più di 1500 testi sono stati scritti sulla vicenda sin dal 1767.

I documenti dell’epoca

La maggior parte di essi è conservata in registri pubblici e biblioteche. Molti sono sconosciuti, specialmente quelli appartenenti a collezioni private. Magari un giorno potranno aiutarci a comprendere questa vicenda fuori dal comune. Si presentano principalmente in due formati:

Manoscritti :

  • Lettere – registri parrocchiali – verbali – memorie – fatture commerciali
Stampe :
  • Ordini – lettere circolari – manifesti – articoli di giornale (soprattutto “Gazette de France” e “Courrier d’Avignon”)
  • fotoincisioni – poemi, lamentazioni, citazioni del Vescovo di Mende
  • ricompense elargite ai cacciatori
Gli scritti dalla morte della Bestia

Non è possibile citarli tutti, dato che la Bestia ha suscitato grande interesse, e quindi sono stati pubblicati molti articoli e libri. Alcuni sono analisi storiche, altri studi scientifici, poi romanzi, drammi, fumetti…
Tutte queste opere, così diverse tra loro, spesso non fanno altro che confondere coloro che si avvicinano a questa storia per la prima volta. Per comodità e chiarezza, ci limiteremo a citare solo i libri principali, in ordine cronologico, e non gli articoli di giornale.

Fonte principale

Il primo, ampio studio storico – autorevole a tutt’oggi – è quello dell’Abate Pierre POURCHER “Histoire de la bête du Gévaudan, veritable fléau de Dieu”. L’autore ha ricercato e copiato tutti i documenti trovati nei registri pubblici, ha raccolto tutta la tradizione orale, all’epoca ancora ricca, dato che il suo libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1889 (e stampato dall’autore stesso). Pierre Pourcher è nato a Mazet de Jullianges, nel nord della Lozère, ed era convinto che la Bestia fosse un flagello mandato da Dio per punire gli uomini. La sua opera è stata ristampata diverse volte.

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Chi accusa il lupo

Molti autori di documenti identificano nella Bestia un lupo, essendo questo l’unico animale abitante quelle regioni in grado di uccidere un uomo.

  • Nel 1901, l’Abate François FABRE de SAUGES pubblicò « La bête du Gévaudan en Auvergne » citando nuovi documenti scoperti per lo più nel Clermont-Ferrand.
  • 1930 - Lo stesso autore pubblicò nel 1930 un altro libro intitolato “La bête du Gévaudan”. È questo un magnifico lavoro, ancora più completo del primo, con illustrazioni a colori.
  • 1968 - Bisognerà poi aspettare il 1968 ed il libro dell’Abate Xavier PIC "La bête qui mangeait le monde en pays de Gévaudan et d'Auvergne" per leggere un’opera seria sulla vicenda, che riassumeva in sé gli scritti di Pourcher e Fabre.
  • 1970 - Jacques DELPERRIE de BAYAC nel romanzo "Du sang dans la montagne" introduce per la prima volta l’idea di un allevatore di lupi.
  • 1985 - Guy CROUZET pubblica "Quand sonnait le glas au pays de la bête", uno studio molto serio frutto di ampia documentazione. L’autore analizza la ricerca delle prove storiche e ne scopre di nuove. Ripercorre inoltre egregiamente la genealogia dei Chastel.
  • 1987 - Félix BUFFIERES "La bête du Gévaudan" ricco di illustrazioni.
  • 1990 - Serge COLIN "Autour de la bête du Gévaudan". L’autore analizza la vicenda della Bestia nel suo contesto locale, nazionale e storico. Un’eccellente analisi storica.
  • 1992 - Guy CROUZET  scrive "Requiem en Gévaudan", riprendendo il suo lavoro del 1985 con l’aggiunta di nuove scoperte.
  • 1999 - Viene ripubblicato il libro di François FABRE, completato da Jean RICHARD: uno dei best-seller su questo soggetto.
  • 2001 - Nuovo libro di Guy CROUZET "la grande peur du Gévaudan", in cui rivela i risultati delle sue ultime ricerche: i colpevoli sarebbero i lupi ed una iena che si aggirava nel Gevaudan, cosa che contribuiva a creare confusione e terrore tra la popolazione. Sconcertante.
  • 2005 - Jean Louis PESCH, il noto autore di fumetti (Sylvain et Sylvette), pubblica un’opera superba. Tavole molto realistiche unite ad un’efficace narrazione della storia. Da non perdere!

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Chi scagiona il lupo ed incolpa altri animali

Nel 1975 hanno grande risalto gli studi dell’etologia, secondo cui non è consuetudine, per i lupi, attaccare uomini, donne o bambini. Secondo gli etologi, la Bestia non può essere un lupo. Serve un altro colpevole. Il dibattito si riapre ed è tuttora in corso. I libri che riportano queste teorie sono:

  • 1976 - Gérard MENATORY "La bête du Gévaudan": per l’autore è una iena, addestrata da Antoine Chastel.
  • 1983 - René de CHANTAL ne "La bête du Gévaudan la fin d'une énigme», ritiene che la Bestia sia un tigone (ibrido tra una tigre ed una leonessa).
  • 1988 - Raymond Francis DUBOIS "La bête du Gévaudan": è un cane da combattimento rivestito di un’armatura, al servizio di un nobile locale.
  • 1993 - Per Alex MARQUES "La bête qui mangeait le monde" sarebbe un ghiottone (estinto nel Gévaudan già dalla preistoria).
  • 2004 - Hervé BOYAC pubblica una grossa opera ricca di illustrazioni. Per lui, i colpevoli sono nobili locali che si servono di ibridi ammaestrati.
  • 2004 - Pascal CAZOTTES vede nella Bestia un Hemicyon, superstite del Miocene, creatura metà cane e metà orso.

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Chi accusa uno uomini

Secondo qualcuno, uno o più uomini ricoperti con pelli di animale avrebbero compiuto questi crimini. Dimenticano le numerose testimonianze dei superstiti, tutte d’accordo nel citare un animale a 4 zampe, e mai un uomo, anche se travestito. E le persone di allora avevano gli occhi proprio come li abbiamo noi!

  • 1962 Mme ARIBAUD-FARRERE scrive il piccolo libro "La bête du Gévaudan identifiée", pubblicato nel Béziers. Per lei, il colpevole era un sadico.
  • 1978 Alain DECAUX scrive "La bête du Gévaudan" e anche lei parla di un sadico.
  • 1985 Jean-Jacques BARLOY pubblica "Les survivants de l'ombre", dove il caso del Gévaudan è sottoposto all’analisi di un computer, ma senza successo…
  • 1995 Pierre CUBIZOLLES scrive "Loups garous en Gévaudan", un libro molto discutibile in cui si incolpano esclusivamente i Chastel.
  • 2003 Roger LAGRAVE pubblica "Les dits de la bête"; per lui, il colpevole è Pierre Chastel, fratello di Jean, che si suppone abbia ucciso la Bestia..
  • 2004 André AUBAZAC, sul modello di Pierre CUBIZOLLES, pensa che si tratti di sadici travestiti da animali.
  • 2005 Roger LAGRAVE riesuma la sua teoria in "Autres dits de la bête".
  • 2009 - André AUBAZAC publie "La Bête du Gévaudan ", Per lui sono cannibali soldati seguiti da una vasta cospirazione guidata dalla famiglia Chastel.
  • 2010 - André AUBAZAC publie "La Bête du Gévaudan 2", gli uomini sono gli unici da biasimare.

 

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Chi ha scritto romanzi

I romanzi sono i benvenuti, ma vanno presi in quanto tali. La storia non può essere stravolta. Il lettore dovrebbe essere ampiamente informato che ciò che si appresta a leggere è un’opera di fantasia. I romanzi sulla Bestia hanno contribuito a creare leggende o, nel nostro caso, confusione. In particolare questi libri:

  • 1936 - Abel CHEVALLEY  "La bête du Gévaudan". Il primo libro ad assegnare ad Antoine Chastel il titolo di custode di animali.
  • 1946 - Henri POURRAT  "Histoire fidèle de la bête en Gévaudan". Viene portata avanti la teoria di Abel Chevalley su Antoine Chastel.
Qui si trovano personaggi ben definiti: Antoine Chastel , figlio di Jean, si reca in Africa e lì viene rapito dai berberi. Da questi sarebbe stato educato come custode di animali e poi evirato per farne un eunuco a guardia di un harem (Guy Crouzet ha dimostrato nel suo libro come egli avesse 6 figli). Questa leggenda non è supportata da alcuna prova storica, ma è stata ripresa da molti autori. Altri romanzi sulla Bestia vengono scritti regolarmente, a riprova degli interessi commerciali di certa gente. Alcuni dei più recenti:
  • 2004 - Jean Paul MALAVAL pubblica"Le carnaval des loups".
  • 2005 - Jean Christophe MACQUET pubblica"Werewolf".
  • 2006 - Philippe MIGNAVAL pubblica"Gévaudan".
  • 2008 - Patrick BARD publie "Le chien de Dieu", n romanzo che fonde il Gévaudan e il Vaticano

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Libri reperibili

Molte delle opera sopra menzionate non sono più rintracciabili. Alcuni sono stati ristampati, altri si possono trovare nei mercatini dell’usato. Di seguito ecco una lista – comunque non completa – di libri ancora in commercio:

  • 1995 - Pierre CUBIZOLLES "Loups garous en Gévaudan le martyre des innocents" - Watel Brioude
  • 2001 - Laurent FOURNIER "La petite histoire des grands ravages d'une méchante bête" - PSR éditions
  • 2004 - Hervé BOYAC "La bête du Gévaudan plaidoyer pour le loup" - Compte d'auteur
  • 2004 - André AUBAZAC "Drôles de bêtes en Gévaudan" - Chaumeil repro Clermont Ferrand
  • 2005 - Jean-Louis PESCH "La bête du Gévaudan" (BD) De Borée
  • 2005 - POUCHALSAC et TUREK "La bestia" Bois sans feuille
  • 2005 - Roger LAGRAVE "Autres dits de la bête" - Éditions Gévaudan Cévennes
  • 2006 - Abbé Pierre POURCHER "Histoire de la bête du Gévaudan" - Jeanne Laffite Marseille
  • 2010 - André AUBAZAC "La bête du Gévaudan 2"
  • 2010 - Jean-Claude BOURRET & Julien GRYCAN "Le secret de la bête du Gévaudan"
  • 2011 - Bernard SOULIER "Sur les traces de la bête du Gevaudan et de ses victimes" - Edition du Cygne


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